Moving-David-invito

 

Mercoledì – 23 set 2015 – ore 17.30

Moving David

Sergio Risaliti

coordina Riccardo Bruscagli

 

Moving David: perché il David di Michelangelo, stella fissa del nostro Rinascimento, è stato sempre, in realtà, un oggetto singolarmente ‘mobile’, in movimento. Mobile innanzitutto in se stesso, nella sua materialità: dato che il capolavoro di Michelangelo muove da un David precedente scolpito nello stesso blocco di marmo, com’è noto, da Agostino di Duccio; un David fra l’altro non solo abbozzato, come si continua a dire, ma con tutta probabilità già pressoché condotto a fine, e dalla cui configurazione quello di Michelangelo trae alcune obbligate movenze. ‘Mobile’ poi, il David michelangiolesco, nella sua allocazione: destinato a svettare su un delle cuspidi absidali del Duomo, poi ‘atterrato’ quando viene acquisito dalla Repubblica fiorentina all’inizio del Cinquecento, e anche allora senza pace: sull’arengario? dentro il Palazzo? sotto la Loggia dei Lanzi? Ma il passaggio dalla Cattedrale al Palazzo significa anche un’altra cosa: il passaggio epocale dal tempo delle cattedrali al tempo laico dello stato moderno. In questo senso il David segna davvero un’epoca ‘nuova’, si muove da un evo ad un altro: e dà da pensare il fatto che dietro la riappropriazione ‘secolare’ del David ci sia un trio di amici committenti (il gonfaloniere Soderini, Pierpaolo de’ Medici il ‘Popolano’, e Amerigo Vespucci) diversamente ma tutti implicati nell’avventura rivoluzionaria della scoperta di un ‘mondo nuovo’. In questo movimento, l’approdo finale, ottocentesco, del David autografo nella Galleria dell’Accademia rappresenta l’ultimo atto, stavolta collegato all’iniziativa di una nuova committenza: quella dello stato italiano unitario. Il David venne spostato per ragioni di protezione anche fisica del capolavoro: ma, di fatto, il suo muoversi dalla Piazza e dal Palazzo dei Signori allo spazio museale dell’Accademia, entro una nicchia di gusto neoclassico, segna iconicamente l’inizio di una nuova era. L’era della ‘tutela’ pubblica del patrimonio artistico, adesso decontestualizzato da una ‘Stato’ che raccoglie e allinea il patrimonio artistico nazionale in gallerie ricostruite storicisticamente e leggibili secondo un codice didattico diversissimo da quello originale.


Wednesday – sep 23st 2015 – 5.30 pm

Moving David

Sergio Risaliti

coordinates Riccardo Bruscagli